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EQUILIBRIO E MATURITÀ - PARTE 3 - SEMPRE PIÙ IMPEGNATIVA QUESTA OFFICINA...

  • Immagine del redattore: Giancarlo Farina
    Giancarlo Farina
  • 11 set 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

Romani 12:3 “Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno.”


Un uomo maturo ha una conoscenza del mondo realistica e adeguata alle circostanze, è in grado di trattare appropriatamente e con un impegno efficiente i suoi impegni nella famiglia, sul posto di lavoro, nella sua professione e, se è credente, nella sua comunità .


È in grado di osservarsi senza perdersi in un’analisi eccessiva o deprimente, ha una giusta visione di se stesso, ne troppo alta ma neppure troppo bassa.


È in grado di mantenere una linea coerente nella sua vita riferendosi a dei principi di condotta e a dei valori direttivi della propria vita.


La persona matura ha un equilibrio interiore che consiste nell’armonizzare le proprie relazioni con se stessa e con gli altri.


La persona matura deve realizzare un sufficiente equilibrio fra introversione ed estroversione.


La persona matura deve essere sempre pronta a rispondere del proprio modo di agire e del proprio operato, non deve aver paura di riconoscere i propri errori e deve prendere le proprie responsabilità senza scaricarle ad altri.


Nel realizzarsi, la persona matura deve controllare l’affettività ed accettare la propria personalità.


La maturazione di un individuo, dunque, presuppone che egli raggiunga un equilibrio interiore e che non ci siano ostacoli alla sua crescita.


L’equilibrio se pur possa sembrare una nozione semplice di per se non lo è, va compreso e ricercato costantemente.

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