L'orgoglio
- G. Farina
- 18 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min

L’orgoglio è deludente, perfido, amaro. L’orgoglio è arrogante.
Che posto occupa l’orgoglio nella nostra vita? Sappiamo che è il peccato più subdolo, spesso mascherato sotto forma di umiltà.
Il peggiore dei mali è l’orgoglio.
Ho ascoltato persone ammettere di avere un cattivo carattere, di non sapersi controllare in determinate situazioni, e perfino di essere dei codardi.
Ma non credo di aver mai sentito una persona di accusarsi di essere un orgoglioso.
Nessun difetto rende più impopolari, così come di nessun difetto siamo meno inconsapevoli.
E più lo abbiamo in noi, più ci dà fastidio negli altri.
Questo fa sorgere una domanda terribile: Com’è possibile che persone divorate dall’orgoglio possano dire di credere in Dio, e di apparire a sé stesse molto spirituali? Temo che ciò significhi che adorano un Dio che non conoscono veramente…
Ma in fondo, cosa vuol dire essere orgogliosi?
Quando diciamo di essere orgogliosi del proprio figlio, o di nostro padre, del nostro lavoro, della nostra chiesa, ecc. pecchiamo di orgoglio?
Di norma no… non è di questo orgoglio che vi parlo…
Essere orgogliosi è semplicemente il non ammettere i nostri sbagli, i nostri errori e sentirci superiori agli altri.
Scusate questo “semplicemente” perché dietro a questa parola si racchiude tutta la tragedia del caso, L’orgoglio rovina, distrugge e uccide i rapporti umani… è l’origine di tutti i mali.
Varcando la porta dell’officina dell’anima, questa sarà la prima fase di consapevolezza da realizzare… a nulla varranno le nostre rimostranze e le nostre rivendicazioni... non potremo avvalorarci della nostra santità, della nostra ubbidienza, delle nostre preghiere e buone opere…
Dobbiamo cambiare … abbandonare l’orgoglio…
L’orgoglio è subdolo e mortale.
L’orgoglio può venir spesso usato per abbattere altri peccati “più semplici”.
Molti hanno superato la codardia, la lussuria o il cattivo carattere per orgoglio, compiono atti di bene o opere cristiane per orgoglio… per non essere come gli altri…
Luca 18,9-14
Il fariseo e il pubblicano
9 Disse ancora questa parabola per certuni che erano persuasi di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10 «Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo, e l'altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: "O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano. 12 Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo". 13 Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, abbi pietà di me, peccatore!" 14 Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quello; perché chiunque s'innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato».
Giancarlo
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